Ex Cavallerizza

Restauro del salone della Cavallerizza del Circolo ufficiali e recupero delle soffitte a residenza.

Localizzato nel centro storico di Firenze, in cima ad un palazzo ottocentesco, il loft permette di usufruire di un ambiente capace di coniugare le necessarie comodità abitative con esigenze di lavoro, il trasparente inserimento nella luce e nel panorama di Firenze con la solidità degli elementi strutturali edilizi più antichi, la specifica identità dello spazio urbano con la nuova dimensione internazionale della città.

L’abitazione è stata ricavata dalla soffitta di uno splendido salone costruito per la Società Filarmonica nel 1839, sulle macerie della vecchia prigione (1320) delle Stinche,

Ampie vetrate ed un lucernario, aperto nella zona centrale della copertura a padiglione, catturano all’interno la luce e le splendide immagini dei tetti fiorentini e degli ambienti emergenti del tessuto urbano, torri e cupole.

Laddove un muro impedisce la visuale a tutto tondo è stato creato da due artisti, uno fiorentino, Aroldo Marinai, e da un newyorkese, Paolo Malfi, un murale che rappresenta alcuni brani capovolti della città. Un taglio nel solaio, proiezione del lucernario sovrastante, lascia filtrare oltre alla luce, nel salone al piano inferiore, anche gli sguardi degli ospiti incuriositi dalla scoperta di spazi al di là del vetro.

Lo spazio e la luce, tema dominante della progettazione, vengono esaltati dal colore bianco delle pareti, del soffitto e del pavimento.

Colore bianco che sottolinea anche le capriate ed evidenzia il ritmo con cui questi scandiscono lo spazio e lo scompongono in zone diversificate.

E’ in corrispondenza della prima capriata che sono state collocate le librerie scorrevoli e la barriera di vegetazione per separare lo studio dall’abitazione vera e propria.

Tra la seconda e la terza capriata si sviluppano le zone del soggiorno e del pranzo e, al livello superiore, il soppalco.

Le pareti divisorie come quinte di sfondo delimitano la zona privata del loft, opportunamente ridotta in profondità per lasciare in vista la relativa capriata sovrastante, incorniciandola nella muratura.

Due scale a chiocciola in acciaio, anch’esse di colore rigorosamente bianco, portano al soffitto, alla veranda e alla terrazza, da cui si gode lo stupendo skyline fiorentino.